La decima edizione della Festa del Cinema dedica ampio spazio agli incontri con registi, attori e grandi personalità del mondo della cultura.
JUDE LAW Due volte candidato all’Oscar® per le sue interpretazioni ne Il talento di Mr. Ripley e Ritorno a Cold Mountain, entrambi di Anthony Minghella, nel corso della sua folgorante carriera Jude Law ha recitato per alcuni fra i più celebri autori del cinema moderno: da Mike Nichols (Closer) a Steven Spielberg (Artificial intelligence: AI), da Sam Mendes (Era mio padre) a Steven Soderbergh (Contagion, Effetti collaterali) fino a Martin Scorsese (The Aviator, Hugo Cabret). Attore straordinariamente versatile, negli ultimi anni Jude Law ha interpretato il dottor Watson al fianco di Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes) – nella rilettura dark che Guy Ritchie ha fatto della più celebre opera di Arthur Conan Doyle – e ha partecipato al film di Wes Anderson The Grand Budapest Hotel, vincitore di quattro premi Oscar®. È il protagonista della prima serie televisiva firmata dal premio Oscar®, Paolo Sorrentino, “The Young Pope”, co-produzione internazionale targata Sky, HBO e Canal+. |
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WES ANDERSON – DONNA TARTT Lui è uno degli autori più ammirati e imitati del cinema contemporaneo. Con il suo stile surreale e raffinato ha creato gallerie di personaggi imprevedibili e al tempo stesso familiari. Tra i suoi successi ci sono titoli come I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore e Grand Budapest Hotel. Lei è una scrittrice americana dal talento straordinario, vincitrice del Premio Pulitzer per la narrativa 2014 grazie a Il Cardellino. I suoi romanzi sono fiumi in piena, i protagonisti sono bambini e ragazzi che lasciano i territori dell’innocenza per immergersi nelle acque torbide e nelle paure della vita. Due narratori acuti e raffinati che parleranno al pubblico del loro grande amore verso il cinema italiano, nato con i film di Fellini, Visconti, De Sica e Germi. Donna Tartt presenterà inoltre al pubblico romano il documentario diretto e narrato da Peter Adair, Holy Ghost People. |
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WILLIAM FRIEDKIN – DARIO ARGENTO Classe 1935, oltre quaranta anni di grande cinema: William Friedkin, il regista de Il braccio violento della legge, vincitore di cinque premi Oscar®, e de L’esorcista, vincitore di due Oscar®, oggi uno dei capisaldi del genere horror. Nel 2011 ha ottenuto un ennesimo successo di critica e pubblico con Killer Joe e nel 2013 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera durante la 70esima Mostra di Venezia. A duettare con Friedkin chi meglio di Dario Argento, maestro del brivido italiano? Il regista romano maestro dell’horror-thriller all’italiana, che ha portato alla massima potenza il rituale di violenza e mistero con film come L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code, Quattro mosche di velluto grigio, Profondo rosso e Suspiria. Un incontro da brivido fra due registi di culto che sveleranno le reciproche influenze, le fonti di ispirazione, i punti di contatto fra le loro opere: “Per me Dario è un regista rivoluzionario” ha detto Friedkin. “I suoi film sono viaggi nella disperazione ma pieni di ironia” ha spiegato Argento. |
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JOEL COEN – FRANCES MCDORMAND Marito e moglie, regista e attrice: lui è il classico antidivo schivo e intellettuale, lei si è definita una casalinga-segretaria-pierre. Joel Coen e Frances McDormand si conoscono nel 1984 sul set di Blood Simple – Sangue facile, l’esordio cinematografico di Joel e del fratello Ethan. In trent’anni di matrimonio hanno lavorato spesso insieme in film come Arizona Junior, Fargo, L’uomo che non c’era e Burn After Reading. Nel frattempo Joel ha co-diretto capolavori come, Il grande Lebowski, Non è un paese per vecchi, A Serious Man, Frances ha recitato per registi del calibro di Robert Altman, Sam Raimi, Cameron Crowe, Wes Anderson e Gus Van Sant. Insieme approfondiranno il tema del rapporto sul set tra moglie e marito, ripercorrendo la storia di altre celebri coppie della storia del cinema. |
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PAOLO SORRENTINO Il suo è un cinema personale, fatto di rigore formale e originalità di scrittura, movimenti di macchina cadenzati e virtuosi, dialoghi barocchi, personaggi singolari ed estremi. Ha stregato Cannes con Il divo e Hollywood con This Must Be the Place, ha trionfato agli Oscar® con La grande bellezza. Sta attualmente girando la sua prima televisiva “The Young Pope”, con Jude Law e Diane Keaton. In occasione dell’incontro con il pubblico, Paolo Sorrentino presenterà in anteprima un inedito di quindici minuti, l’episodio da lui diretto nel film collettivo Rio, Eu te amo, dal titolo “La fortuna”. In omaggio al regista napoletano sono previsti altri due grandi eventi: il 24 ottobre, come film conclusivo della Festa del Cinema, verrà proiettata una versione de La grande bellezza, con 40 minuti di scene inedite, e, nella stessa giornata, sarà la volta del documentario Cercando la grande bellezza di Gianluca Iodice, che porta lo spettatore nelle location in cui sono state ambientate le vicende di Jep Gambardella. |
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TODD HAYNES Grazie ai sei lungometraggi realizzati lungo venticinque anni di carriera, Todd Haynes rimane ad oggi un punto di riferimento imprescindibile del cinema indipendente d’oltreoceano. Fin dalla sua opera d’esordio, Poison, l’autore californiano ha immediatamente colpito il pubblico e la critica più accorti per il suo stile originale, trasgressivo, spesso sovversivo. Tutti i suoi film sono stati presentati e premiati nell’ambito dei maggiori festival internazionali da Cannes a Venezia al Sundance. Far from Heaven, considerato il suo capolavoro, ha ricevuto numerose candidature all’Oscar® e al Golden Globe. In occasione dell’incontro con il pubblico, Todd Haynes presenterà alla Festa il suo ultimo film, Carol, in concorso a Cannes lo scorso maggio, che è valso alla protagonista Rooney Mara il premio alla migliore interpretazione femminile. |
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CARLO VERDONE – PAOLA CORTELLESI Carlo Verdone ovvero la commedia malinconica, venata di preoccupata problematicità, nutrita di sentimenti e di sprazzi di crudeltà alla gloriosa maniera della commedia classica italiana. Modalità vocali e gesti quotidiani all’apparenza non comici diventano esilaranti e magicamente sorprendenti. La sua filmogr |
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RENZO PIANO Il padre dell’Auditorium Parco della Musica incontra il pubblico all’interno dello splendido edificio da lui progettato. Il Senatore a vita Renzo Piano, personalità di spicco della cultura italiana nel mondo, ci racconta come l’immaginario cinematografico dialoghi con l’architettura. Il grande architetto genovese ha con il cinema un rapporto speciale. “Se non fossi architetto avrei sicuramente fatto cinema” ha rivelato di recente ai giornalisti. All’esaltazione della settima arte, alla quale sarà eretto un vero e proprio tempio, è dedicato il progetto dell’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles, un complesso di 90mila metri quadri che ospiterà i materiali di archivio dell’Academy ed esposizioni temporanee e permanenti. Immaginazione, tecnica, dialogo con il mondo: Renzo Piano racconta il cinema e l’architettura nelle loro intersezioni ed eccezionali potenzialità. |
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RICCARDO MUTI A nove anni dal concerto al Teatro dell’Opera che ha inaugurato la prima edizione della Festa del Cinema, il Maestro Riccardo Muti – il più celebre direttore d’orchestra italiano, uno dei più importanti a livello internazionale – sarà all’Auditorium per incontrare il pubblico e parlare del rapporto fra cinema e musica. L’attuale Music Director della Chicago Symphony Orchestra, direttore stabile del Teatro alla Scala dal 1986 al 2005, ha condotto, nella sua lunga e straordinaria carriera, le più importanti orchestre di tutto il mondo. |
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PAOLO VILLAGGIO – ANNA MAZZAMAURO Quaranta anni fa, nel 1975, appariva per la prima volta sul grande schermo il ragionier Ugo Fantozzi. Dietro quella straordinaria maschera, oggi parte del patrimonio culturale italiano, c’era l’attore e scrittore genovese Paolo Villaggio che sarà alla Festa del Cinema per incontrare il pubblico e presentare i primi due episodi della fortunata saga, Fantozzi e Il secondo tragico Fantozzi, diretti da Luciano Salce, oggi in versione restaurata grazie ad una collaborazione tra Eagle Pictures e Premium Cinema. Villaggio ripercorrerà la sua carriera, dagli esordi televisivi con i personaggi da lui inventati (Fracchia, il prof. Kranz) alle prime apparizioni sul grande schermo nei film di Monicelli e Ferreri, dal successo del ragioniere più famoso d’Italia alle collaborazioni, da attore drammatico, con grandi nomi del cinema italiano: La voce della luna di Fellini lo ha portato a vincere il David di Donatello come migliore attore, mentre ha ottenuto il Nastro d’Argento per la sua interpretazione ne Il segreto del bosco vecchio di Ermanno Olmi. |