“L’altra metà del cinema” racconta, in sette week end e quattordici film dedicati alle donne, la parità di genere e i temi del femminile attraverso film di grandi autori, anche internazionali, ospitati alla Festa del Cinema di Roma e in altri importanti festival di tutto il mondo. Da sabato 14 luglio al 26 agosto, al via la terza edizione dell’Arena Forlanini (Piazza Carlo Forlanini 1, Roma): lo annunciano Laura Delli Colli, alla guida della Fondazione Cinema per Roma, e il Direttore Generale, Francesca Via. La manifestazione rientra nel programma di CityFest, si svolge in collaborazione con Alice nella città ed è realizzata grazie alla Regione Lazio con l’obiettivo di sfruttare l’area dell’ex ospedale per il miglioramento della qualità della vita nel quartiere.
Le proiezioni, a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, saranno accompagnate da incontri aperti al pubblico con autori e attori. I quattordici titoli in programma vanno dalle opere del cineasta spagnolo Pedro Almodóvar (Julieta) e del francese Martin Provost (Quello che so di lei) a quelle degli italiani Paolo Virzì (La pazza gioia), Edoardo De Angelis (Indivisibili), Sergio Castellitto (Fortunata) e Matteo Rovere (Veloce come il vento). Ci sarà spazio per la commedia e per il dramma in tutte le sue declinazioni (da La notte che mia madre ammazzò mio padre di Inés París a Sicilian Ghost Story di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia), per i temi dell’adolescenza e del rapporto genitori-figli (Piuma di Roan Johnson, Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino) per giungere fino ai riadattamenti teatrali (Lady Macbeth di William Oldroyd). Infine, non mancherà un focus su alcune indimenticabili figure femminili, rese straordinarie da grandi interpretazioni attoriali (Jackie di Pablo Larraín, Florence di Stephen Frears, Gloria di Sebastian Lelio). Per ricordare il regista Carlo Vanzina, prima di ogni proiezione verranno proposte alcune sequenze tratte dai film del regista romano.
Si ringrazia: 01 Distribution, BIM, Exit media, Fandango, La Sarraz, Lucky Red, Medusa, Rai Cinema, Teodora Film, Universal Pictures, Warner Bros.
L’ALTRA METÀ DEL CINEMA
“L’altra metà del cinema” si aprirà sabato 14 luglio alle ore 21 con Fortunata di Sergio Castellitto. Il film sarà introdotto da Edoardo Pesce, uno dei protagonisti. La pellicola, con la sceneggiatura di Margaret Mazzantini, è stata presentata al Festival di Cannes 2017 nella sezione “Un Certain Regard” ed è valsa a Jasmine Trinca il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la Migliore attrice protagonista. Così il regista, sceneggiatore e attore romano racconta il suo film: “Fortunata è un aggettivo qualificativo femminile singolare. Ma è anche il nome di una donna. E soprattutto un destino. E non è detto che quel destino uno se lo meriti. Ci sono uomini in questa storia che non sono d’accordo sulla felicità di Fortunata”. Domenica 15, il pubblico potrà assistere a La notte che mia madre ammazzò mio padre di Inés París: la regista e sceneggiatrice madrilena, affiancata da un cast di stelle, realizza una black comedy campione di incassi, con un esilarante intreccio che mescola le atmosfere di Agatha Christie con il più brillante humor spagnolo.
Il programma della manifestazione proseguirà il weekend successivo (sabato 21 luglio ore 21) con Gloria di Sebastian Lelio, film che esplora in profondità sentimenti e passioni di una donna divorziata prendendo spunto da storie realmente accadute nella città di Santiago. La stessa capitale cilena, insieme alla musica (compresa “Gloria” di Umberto Tozzi), può essere considerata come un ulteriore personaggio del film. La protagonista Paulina Garcia si è aggiudicata l’Orso d’Argento per la migliore attrice al Festival di Berlino. Il giorno dopo, sempre alle ore 21, sarà la volta di Piuma di Roan Johnson, presentato in concorso alla 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La pellicola affronta il tema della gravidanza nella società contemporanea: protagonisti del film una coppia di diciottenni, in un viaggio inatteso verso la maturità e le responsabilità, proposto attraverso uno sguardo leggero e ironico ma mai superficiale.
“L’altra metà del cinema” tornerà sabato 28 luglio alle ore 21 con Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino, introdotti da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli di Alice nella città, al loro primo lungometraggio dopo il successo dei documentari La minaccia e Dell’arte della guerra. Il film, presentato alla Settimana Internazionale della Critica, descrive l’ossessione di un padre verso le qualità canore della figlia, la ricerca del successo e della felicità a partire da un contesto di emarginazione, il desiderio viscerale di una rivincita personale e sociale da sempre agognata. Il sogno di diventare una cantante torna in Florence di Stephen Frears (domenica 29 ore 21): tratto da una storia vera, il film è una commedia agrodolce che tratta temi come l’amore, la musica (la colonna sonora è firmata da Alexandre Desplat) e la realizzazione, a ogni costo, delle proprie aspirazioni. Il film è interpretato magistralmente da tutto il cast, Meryl Streep in primis, che è venuta a presentarlo alla Festa del Cinema di Roma nel 2016.
La programmazione della settimana successiva si aprirà, sabato 4 agosto alle ore 21, con Julieta di Pedro Almodóvar, il regista più popolare e amato del cinema spagnolo, Oscar® per il Miglior film straniero con Tutto su mia madre e per la Miglior sceneggiatura originale di Parla con lei. Con Julieta – che si ispira a tre racconti di Alice Munro, Premio Nobel per la letteratura – il cineasta torna a esplorare i temi a lui più cari, quelli legati all’universo femminile. Domenica 5 agosto alle ore 21 sarà proiettato Sicilian Ghost Story di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, favola oscura e romantica che porta sul grande schermo una storia d’amore impossibile tra due adolescenti. Nel 2017, il film ha aperto la Semaine de la Critique di Cannes.
Sabato 11 agosto (ore 21), “L’altra metà del cinema” proporrà Quello che so di lei di Martin Provost. Il film, un vero inno alla vita, ha al suo centro una storia di trasformazione: le due donne protagoniste della pellicola infatti colmano insieme il vuoto delle loro esistenze imparando a lasciarsi il passato alle spalle. Il giorno dopo sarà la volta di Veloce come il vento di Matteo Rovere: il pluripremiato film, venduto nel mondo in più quaranta Paesi, vede protagonista una giovane pilota che, non ancora maggiorenne, gareggia nel campionato italiano GT. La trama sviluppa contemporaneamente numerosi temi forti, dalla disgregazione della famiglia agli affetti perduti, dalle subculture all’emarginazione, dal talento dissipato al desiderio del riscatto.
Il primo film in programma nel successivo fine settimana sarà Indivisibili di Edoardo De Angelis (sabato 18 agosto ore 21). Presentato alle Giornate degli Autori, il film ha vinto sei David di Donatello e cinque Nastri d’argento. Protagoniste della pellicola, due gemelle identiche con sogni e aspirazioni molto diversi, indivisibili in una società che porta a spettacolarizzare anche la loro diversità. Domenica 19 alle ore 21, il programma ospiterà Jackie di Pablo Larraín: il regista e sceneggiatore cileno dirige un film di grande impatto in cui emerge con forza la straordinaria prova attoriale di Natalie Portman, magistrale nel rendere la glaciale determinazione e la sofferta bellezza della protagonista nel momento più duro della sua vita.
Il weekend conclusivo della rassegna si aprirà sabato 25 agosto con Lady Macbeth di William Oldroyd. Al suo esordio cinematografico, il regista teatrale inglese firma un dramma in costume vittoriano, adattando liberamente il romanzo breve di Nikolaj Leskov “Lady Macbeth nel distretto di Mcensk”, e mescolando con sapienza William Shakespeare e Henry James, Michael Haneke e Alfred Hitchcock. L’ultimo appuntamento sarà con La pazza gioia, uno dei film più amati di Paolo Virzì, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes. La storia è quella di due donne simili e distanti allo stesso tempo, fragili e complesse, legate da una medesima condizione e da un intenso desiderio di ribellione, protagoniste di una fuga, ironica e toccante, lungo le strade della Toscana.