“Abbiamo la possibilità di avere un nuovo mercato qui a Roma”. Questo uno dei commenti fatti a Cinecittà News da Riccardo Tozzi di Cattleya e da altri operatori cinematografici italiani sull’andamento di The Business Street, prima edizione, conclusosi in Via Veneto. “C´è stato un buon interesse degli operatori, anche se in soli tre giorni è difficile concludere trattative. E noi di Cattleya abbiamo avuto un buon riscontro”. Sono pareri di produttori, distributori e addetti ai lavori in generale. Favorevole anche il parere espresso da Alessandro Usai della Mikado, secondo cui “La Business Street ha funzionato, anche se andrebbe prolungata la durata. È uno strumento fondamentale per la promozione dei film: da un lato c´è la Festa con la visibilità mediatica, dall´altro si concludono affari”.
Sulla simultaneità di Festa e mercato fa eco Fulvio Lucisano di Italian International Film: “Organizzare una Business Street in concomitanza con la Festa del Cinema è stata un´iniziativa utilissima”. E Luciano Sovena dell’Istituto Luce rincara la dose: “Credo che quello della Business Street sia stato un esperimento fin troppo riuscito”.
Complimenti soprattutto sull´organizzazione e sulle locations da Valerio De Paolis della Bim Distribuzione: “Da quel che mi dicono i miei amici stranieri, tutto a Business Street è stato perfetto ma per l´anno prossimo cambierei le date”. Sulle date in effetti i pareri sono discordanti: alcuni chiedono per la prossima edizione di spostarle, altri chiedono invece di mantenerle affinchè si crei un circuito continuo legato agli altri mercati. Sull´esigenza di prolungare la durata invece sono tutti d´accordo.
Gaetano Blandini, Direttore Generale Cinema per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, chiude: “La Festa ha già vinto, visto l´interesse che è riuscita ad attirare su di sè.”