Lezione di recitazione e di metodo dell’ “Actors Studio”. Protagonisti: Ellen Burstyn, Lee Grant e Martin Landau, commentano scene tratte da Alice non abita più qui di Martin Scorsese, Detective Story di William Wyler e Ed Wood di Tim Burton, di fronte ad una sala piena ed una ricca platea composta soprattutto da attori italiani. Giulio Scarpati, Sabrina Impacciatore, Orso Maria Guerini, Ennio Fantastichini, Andrea Renzi, Ettore Bassi… e molti altri. Il pubblico, affascinato dalle parole e dai racconti dei tre attori, ha seguito e animato l’incontro moderato da Mario Sesti ed Antonio Monda. Due battute su cosa sia l’Actors Studio, un saluto direttamente da Eli Wallach, l’attore doveva essere presente ma a causa di un malore è rimasto a casa. Poi una lunga carrellata di esempi e di racconti. Alla base il ‘Metodo’ Stanislavski, l’espressione della psiche e dell’interiorità: “ Non siamo degli psicoterapeutici, se un attore frequentando l’Actors si rendesse conto di averne bisogno gli consiglieremmo un dottore” dice Lee Grant. La platea si infiamma in un applauso spontaneo, quando alla domanda di un attore in sala che chiede: “Quale è la cosa che un attore non deve fare mai?” Ellen Burstyn risponde: “Non rinunciare”. Continua Martin Landau: “L’Actors Studio permette all’attore di lavorare su se stesso – .Mi ha permesso di interpretare personaggi sempre diversi, ma sempre espressione di quello che sono io interiormente”. Questa sera durante l’omaggio al cinema americano degli anni Cinquanta si è parlato anche di attori italiani. Lee Grant racconta come Lee Strasberg, il più grande insegnante dell’Actors, come lo ha definito Elia Kazan, riteneva Eleonora Duse una delle sue attrici preferite. “Organica e vitale, simile ad una madre terra – dobbiamo molto al cinema italiano del dopo guerra, Anna Magnani, era per noi una lezione vivente”. Ognuno dei tre protagonisti ha dato tre consigli sulla carriera dell’attore: Ellen Burstyn: “Impegno al cento per cento, imporre l’impegno a se stessi, farlo diventare la cosa più importante della tua vita”. Lee Grant: “Coraggio, accettare i no, essere ossessionati”. Martin Landau: “Fare della propria vita una palestra per la recitazione”. Un incontro emozionante dove le voci degli attori risuonavano fascinose nel buio della sala, terminato con la proiezione di tre spezzoni di film, intervallati dal commento degli attori e dagli applausi del pubblico.