C’erano registi, i grandi che hanno fatto la storia del cinema italiano, autorità, gente dello spettacolo e semplici cittadini a rendere omaggio a Gillo Pontecorvo e abbracciare i suoi familiari, nella camera ardente allestita in Campidoglio. Primo fra tutti, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha voluto rendere omaggio privatamente al regista. Poi via via sono entrati tutti, amici e gente che lo ha amato per le sue opere, “Poche, ha ricordato Veltroni, ma non importa quanti film si girano, quanti libri si scrivono o quanti quadri si dipingono. Pontecorvo con cinque opere è entrato nella storia del cinema”.
Tra le autorità, anche i vice premier Massimo D’Alema e Francesco Rutelli. Quest’ultimo ha sottolineato che non c’era dissonanza tra i suoi occhi azzurri, il suo sorriso e il suo rigore morale, il suo impegno politico e civile. E poi Piero Fassino, segretario dei Ds, Gianni Borgna Assessore alla Cultura, che aperto gli interventi, nei quali Pontecorvo è stato ricordato spesso con episodi di gioventù, come ha fatto Citto Maselli, che ha raccontato di quando ha conosciuto il regista, nell’ottobre del 1945, con l’Italia appena liberata e negli ambienti partigiani si narravano le gesta del combattente Gillo Pontecorvo. “Eravamo emozionati per il suo arrivo. A fine festa mi misi a chiacchierare con lui, dissi che ero un ammiratore di Fred Astaire, e lui per tutta risposta si mise a ballare il tip tap sul palco della festa. Con quel gesto ci ha aperto la mente. Dopo quel giorno abbiamo affrontato i dibattiti politici senza dimenticarci l’allegria che ci aveva dato”.
Tra i registi presenti Ettore Scola, Mario Monicelli, Marco Bellocchio, Lina Wertmuller, Paolo e Vittorio Taviani, Giuliano Montaldo, attori come Alessandro Haber, Paolo Villaggio, ma anche Irene Bignardi di Filmitalia che di Pontecorvo ha scritto la biografia e ha detto di lui che era “un aristocratico popolare, aristocratico nei modi e nei gusti, popolare perché prendeva la vita come un regalo ed era felice per ogni piccola cosa”. Per la Festa del Cinema, presenti i direttori Giorgio Gosetti e Mario Sesti. Veltroni, infine, ha comunicato dell’omaggio che la Festa del Cinema di Roma intende rendere a Pontecorvo. Un omaggio già previsto, in occasione dei 40 anni dal Leone d’oro a La battaglia di Algeri, considerato il capolavoro di Pontecorvo e amato da tutti, tanto che tra le corone di fiori, vi era anche quella del presidente dell’Algeria.