Sean Connery è il primo divo a percorrere il lungo red carpet della Festa del Cinema di Roma. Dopo essersi fermato per il photo call, l’attore, accompagnato dal Presidente della Festa Goffredo Bettini e da uno dei direttori Mario Sesti, ha raggiunto la Sala Sinopoli per la proiezione del film The Bowler and the Bunnet, unica regia di Connery. Dopo la proiezione ha avuto luogo l´incontro con la stampa e il pubblico, moderato da Antonio Monda e Mario Sesti. Bettini ha introdotto la proiezione: “Il vero primo atto ufficiale della Festa è questo, purtroppo con il dolore della scomparsa di Gillo Pontecorvo che stasera verrà ricordato anche da Ettore Scola. Ci sentiamo come il primo giorno di scuola. Alla fine della Festa potremmo dirci soddisfatti se avremo creato un nuovo pubblico, se avremo scoperto dei nuovi talenti e se la Festa avrà contribuito allo sviluppo economico della città”. Connery, prima dell’inizio del film, ha solo detto: “Sono davvero entusiasta di essere a Roma. Sembra proprio incredibile che solo oggi a Roma si inauguri un grande festival”. Dopo la proiezione l´incontro è stato scandito dalla proiezione di sequenze tratte da alcuni fra i più celebri film interpretati dall´attore scozzese. Fra una sequenza e l´altra Connery ha risposto in modo spiritoso alle domande provenienti dal pubblico, composto da numerosi fans e dai giornalisti. Incalzato dalle domande di Sesti e di Monda, Sir Connery ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera raccontando le sue esperienze con grandi registi come Alfred Hitchcock e Steven Spielberg di cui ricorda la capacità di pianificare ogni minimo dettaglio sul set. Ha ricordato come il suo debutto nel mondo dello spettacolo sia avvenuto nel musical teatrale e ha rivelato che in realtà non ama rivedere i film da lui interpretati. Parlando poi di John Houston, che lo diresse in L´uomo che volle farsi re, l´affascinante star scozzese ricorda l´atmosfera rilassata e divertente durante la lavorazione del film in Marocco. Alla domanda di Mario Sesti sui motivi che lo hanno indotto ad interpretare molti ruoli da sovrano, Connery risponde con una battuta: “In effetti non mi hanno mai chiesto di fare la regina!”. È uno scambio di battute continuo questo incontro, e Connery dimostra di essere uomo di spirito. Il pubblico apprezza e lo dimostra attraverso i continui applausi. Soltanto in chiusura, a una domanda sui motivi dell´attuale assenza dal set, Connery ha risposto con amarezza: “Purtroppo a Hollywood cresce sempre di più il divario fra chi sa fare il cinema e chi ha il potere di decidere chi può farlo”.