La Festa del Cinema esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Andrzej Wajda. Il cineasta polacco aveva scelto la manifestazione romana per l’anteprima europea della sua ultima opera, Powidoki (Afterimage), che sarà proiettata venerdì 14 alle ore 19 presso il Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica, in replica il giorno successivo alle ore 15 (sempre al Teatro Studio) e alle ore 20 al Farnese Persol.
Inoltre, lunedì 17 ottobre alle ore 19.45, l’Istituto Polacco di Roma organizzerà presso la propria sede (via V. Colonna 1), la proiezione di L’uomo di marmo.
Afterimage è una potente riflessione sull’arte e il potere – ha spiegato Piera Detassis – Colpisce di questo film, e dell’intera opera di Wajda, la capacità di essere sempre attuale, di trascendere i confini nazionali e di parlare un linguaggio universale. La sincerità del cinema di Wajda, l’impegno civile e la denuncia si ritrovano integri anche in questo suo ultimo intenso lavoro, che siamo orgogliosi di mostrare al pubblico della Festa”.
“Andrzej Wajda è stato un gigante del cinema – ha spiegato Antonio Monda – In una carriera lunga sessanta anni, è riuscito a trasformare in arte pura un cinema che ha riflettuto costantemente sul rapporto tra libertà e dittatura, arte e potere. Ha conosciuto da vicino il nazismo e il comunismo ma, da vero artista, è riuscito ad evitare le trappole e le scorciatoie del cinema di denuncia. Sono onorato di poter presentare alla Festa del Cinema il suo ultimo, straordinario film, Afterimage, al quale affiancheremo, come omaggio, uno dei suoi capolavori, L’uomo di marmo”.

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