Omaggio a Marcello Mastroianni
Sabato 19 marzo ore 21 | MAXXI (via Guido Reni 4a, Roma)
7€ / 5 € fino a 26 anni
Tutti i biglietti per le proiezioni danno diritto all’ingresso ridotto al MAXXI (8€) per una settimana.
I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Museo o su www.vivaticket.it
Il film verrà presentato da Sergio Rubini dopo la proiezione del suo corto La tela, prezioso cortometraggio d’autore ambientato nel 1600 e realizzato a Bobbio nell’estate 2014, nell’ambito di “Fare Cinema“, lo storico progetto di alta formazione cinematografica di Marco Bellocchio.
Con Rubini saranno presenti Pier Giorgio Bellocchio, Paola Pedrazzini, Roberto Abbiato, Enzo Carpineta.
La grande abbuffata
di Marco Ferreri, Francia/Italia 1973, 123’
Con Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret
Un giudice, un pilota, uno chef, un produttore, si riuniscono fuori Parigi per uccidersi mangiando. Il loro sguardo è segnato dal torpore allucinato e dalla malinconia, “con lo stomaco traboccante e i genitali svuotati” (Moravia). Una “tragedia della carne” (Buñuel). Oggi riluce, piuttosto, della carità di un gruppo di goliardi di fine millennio che praticano, l’un l’altro, il suicidio amorevole via esofago.
Sabato 19 marzo ore 21 | MAXXI (via Guido Reni 4a, Roma)
7€ / 5 € fino a 26 anni
Tutti i biglietti per le proiezioni danno diritto all’ingresso ridotto al MAXXI (8€) per una settimana.
I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Museo o su www.vivaticket.it
Il film verrà presentato da Sergio Rubini dopo la proiezione del suo corto La tela, prezioso cortometraggio d’autore ambientato nel 1600 e realizzato a Bobbio nell’estate 2014, nell’ambito di “Fare Cinema“, lo storico progetto di alta formazione cinematografica di Marco Bellocchio.
Con Rubini saranno presenti Pier Giorgio Bellocchio, Paola Pedrazzini, Roberto Abbiato, Enzo Carpineta.
La grande abbuffata
di Marco Ferreri, Francia/Italia 1973, 123’
Con Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret
Un giudice, un pilota, uno chef, un produttore, si riuniscono fuori Parigi per uccidersi mangiando. Il loro sguardo è segnato dal torpore allucinato e dalla malinconia, “con lo stomaco traboccante e i genitali svuotati” (Moravia). Una “tragedia della carne” (Buñuel). Oggi riluce, piuttosto, della carità di un gruppo di goliardi di fine millennio che praticano, l’un l’altro, il suicidio amorevole via esofago.