Cronaca di una premiazione

Cronaca di una premiazione

Il momento più commovente della premiazione di Cinema. Festa Internazionale di Roma è stata la consegna del Premio Speciale Festa del Cinema e Bnl Gruppo Bnp Paribas a Gillo Pontecorvo. “Ad un grande regista che ha portato il cinema in tutto il mondo, a Gillo Pontecorvo”. Sulle parole di Ettore Scola la Sala Sinopoli, gremita di pubblico e personalità della politica e dello spettacolo, è esplosa in un caldo applauso culminato con una standing ovation. A consegnarlo alla signora Picci, moglie del grande regista recentemente scomparso e ai figli Marco e Simone, quello che Scola ha definito uno dei più grandi amici di Pontecorvo e forse il più antico, Giuliano Montaldo. “Ad un grande amico, ad un fratello, ad un maestro. Grazie”. Nella commozione della sala la vedova Pontecorvo ha ricordato: “Ringrazio tutti ovviamente e voglio ricordare che Gillo sapeva di questo premio e ne era molto felice”.
Così si è aperta la terza fase della cerimonia di premiazione della Festa del Cinema, quella destinata ai premi ufficiali, una cerimonia segnata dal “one man show” di un brillantissimo Ettore Scola. Il regista ha raggiunto sul palco Piera De Tassis, in qualità di Presidente della giuria popolare seguito dai cinquanta giurati che si sono seduti nel palco dell’orchestra.
 
Colangeli, grande attore di teatro Il primo premio ufficiale, Festa di Roma – Camera di Commercio, è stato quello al miglior interprete maschile a Giorgio Colangeli, protagonista del film di Alessandro Angelini L’Aria salata, consegnato da Sabrina Ferilli e Andrea Mondello. “Non conosco Colangeli” dichiara la Ferilli sul palco; pronto controbatte Scola ”Certo Sabrina, Colangeli è un grande attore di teatro, dovremmo andarci più spesso!”.
Il premio alla migliore interprete femminile, Festa di Roma BNL, è andato ad Ariane Ascaride, del film Viaggio in Armenia di Robert Guediguian. A consegnarlo, Luigi Abete, Presidente di BNL Gruppo Bnp Paribas e Silvio Orlando. Successivamente, Scola ha annunciato un Premio Speciale, istituito per rispondere alla vastità di opinione della giuria. Il premio è andato al film This is England, dell’inglese Shan Meadows ed è stato consegnato dallo stesso Scola. Sempre a Scola, accompagnato dal Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, è spettato il compito di consegnare il premio più importante: quello al miglior film, andato a Kirill Serebrennikov per Izobrajaya Zhertvy – Playing the Victim. Marrazzo ha ricordato come la Festa, nata da un’idea di Bettini e Veltroni, sia stata un successo nonostante le polemiche. “Perché ci abbiamo creduto? Per Roma, una città che da sempre apre le braccia a chi vuole sognare di far parte del mondo del cinema”.
 
Il concerto La mattinata si era aperta con le musiche dell’Orchestra di Santa Cecilia diretta dal maestro Antonio Pappano che ha voluto dedicare alla Festa un omaggio speciale. Dopo aver eseguito i primi quattro brani previsti nel programma, tratti da Rossini, Mascagni, Verdi e Puccini, il maestro Pappano si è simpaticamente rivolto al pubblico: “Se volete ascoltare Berlioz tornate stasera. Ora abbiamo una sorpresa per voi”. Partono le celebri note di John Williams, colonna sonora di Guerre Stellari, e la sala esplode in un applauso. Subito dopo il concerto, il Presidente della Festa del Cinema, Goffredo Bettini aveva invitato sul palco i direttori Teresa Cavina, Giorgio Gosetti, Mario Sesti, Francesca Via e Carlo Fuortes. Con un breve discorso Bettini ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato alla Festa, gli sponsor, il pubblico e soprattutto la città annunciando che questa è solo la prima edizione, solo la prima tappa di un lungo cammino.
 
I premi paralleli Subito dopo è iniziata la consegna dei premi paralleli. Il primo, Premio Lara al miglior interprete italiano in tutte le sezione della Festa, è stato consegnato a Ninetto Davoli, protagonista di Uno su due di Eugenio Cappuccio da Carol Levi e Ornella Muti. Il Premio Blockbuster, alla migliore anteprima della Festa, è stato consegnato dall’Amministratore delegato di Blockbuster Paolo Penati a Giuseppe Tornatore per La sconosciuta. Momenti di suspense per il ritardo della vincitrice del Premio Cult, al miglior documentario fra tutti quelli presentati nelle varie sezioni, Louise Osmond per Deep Water. Arrivata sul palco la regista ha ringraziato la Festa per aver dedicato un premio al documentario un genere solitamente poco considerato nei festival. Prima dell’inizio della consegna dei premi ufficiali il Presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, è salito sul palco per ricordare i tre vincitori della sezione Alice nella città, Liscio di Claudio Antonini, Just Like the son di Morgan J. Freeman e il libro “Nato straniero” per la sezione letteraria Ungari-Unicef.

 

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