Vista dall’alto, EXTRA somiglia ad una distesa iridescente di cocci multicolori: è la punta avanzata della Festa del Cinema in quel lavoro, fondamentale, di ricerca ed esplorazione di quello che ancora non è stato scoperto o non fa parte del dominio consolidato di ciò che chiamiamo cinema.
Dal film indipendente dallo stile aggressivo e folgorante (in EXTRA/altre visioni) all’incontro con i più grandi registi e attori (EXTRA/incontri) fino alla celebrazione e rievocazione dei grandi del cinema internazionale di oggi e del passato (EXTRA/omaggi); dalla retrospettiva dell’interprete che riceve l’Acting Award – IMAIE (Sophia Loren), alla prosecuzione di quella dedicata all’Actors Studio iniziata lo scorso anno (entrambi articolano EXTRA/il lavoro dell’attore); dalle forme di televisione avanzata (come il nuovo pilota Fox del crime movie all’italiana) all’anteprima del nuovo evento dei Diari di Piazza Vittorio che fonde ancora una volta cinema e musica dal vivo.
Si tratta di un’area della Festa composita e promiscua dove è possibile incontrare dal vivo Francis Coppola o Terrence Malick, ma anche entrare in una sala dove si proiettano materiali rinvenuti e classificati nell’oceano infinito di Internet (Cinema e Web), partecipare ad un incontro dove i massimi esperti fanno vedere le più belle sequenze di Totò o farsi sommergere dalle immagini e suoni d’avanguardia di un programma di Videoarte. Ci saranno i film della grande stagione dell’Actors Studio che arriva fino ai capolavori degli anni ’70 (Il laureato, Un uomo da marciapiede, Tornando a casa), ma anche il meglio, in anteprima europea o internazionale, dell’unico genere cinematografico tradizionale che oggi assiste ad un’interessante crescita e diffusione: il documentario.
Insomma, Extra offre i “contenuti speciali” del cinema, che mai come oggi è frammentato in una esplosione di riflessi che balenano nel teatro sempre più complesso e molteplice dei media, vecchi e nuovi.