George Clooney, dopo aver accettato la proposta del Comune di Roma e la Comunità di Sant’Egidio di essere ambasciatore dei diritti umani dei prigionieri, ha fatto pervenire alla Festa questa dichiarazione: “La maggior parte delle società moderne si basa su certi diritti umani. Il diritto a un processo imparziale. Il diritto ad affrontare l’accusatore e rispondere alle accuse mosse nei nostri confronti. La supposizione dell’innocenza. Un trattamento umano anche nei confronti dei più ripugnanti dei prigionieri. Alcuni capisaldi – ha proseguito l’attore – come la Magna Carta, l’habeaus corpus, ovvero il diritto dell’arrestato di conoscere la causa del suo arresto e di essere condotti dal giudice, che ne valuta la legittimità – mirano tutti ad assicurare la nostra giustizia, quella della società. Questi sono sicuramente tempi in cui questi ideali valgono.
Tutti noi nella comunità internazionale dobbiamo assumere i difficili compiti necessari per mantenere intatti questi valori. Non si tratta di un tema conservatore o progressista. Né si tratta di una questione che riguarda un solo paese. Riguarda tutti noi. Si tratta di una battaglia che bisogna sempre combattere, pur sapendo che non potremo mai essere vittoriosi al cento per cento.
Mi schiero con il sindaco Veltroni, la Comunità di Sant’Egidio, i cittadini di Roma e di tutto il mondo nel dare voce a questa battaglia. È un onore farlo”.