I bambini di Alice: un film con la fantasia e la plastilina

I bambini di Alice: un film con la fantasia e la plastilina

Mentre al Villaggio del cinema, i ragazzi delle scuole affacciati alle transenne del “red carpet”, salutano i protagonisti dei film Liscio e di Love & Dance, in proiezione questa mattina all’Auditorium, per la sezione Alice nella Città; altri ragazzi, immersi nel verde dei giardini di Villa Borghese, nella Casina di Raffaello, costruiscono e muovono i protagonisti del loro film: Un viaggio a sorpresa. I ragazzi entrano alle 10. Per cominciare, i collaboratori dell’associazione B5 raccontano loro “la storia del film”, attraverso una story bord disegnata, che passa di mano, vengono spiegate il montaggio e le riprese, grazie a cartelloni colorati appesi al muro, dove “le parole difficili” vengono spiegate, e poi si passa “all’azione”.
I bambini che per la prima volta lavorano al progetto, scrivono il loro nome su un foglio con la plastilina colorata. Con la stessa plastilina costruiscono i personaggi, le scenografie e le nuvole che prenderanno vita nel film. Infatti, infondo alla stanza, dietro una tenda gialla, si apre il vero set. I collaboratori tengono a spiegare come la scenografia del film sia stata costruita interamente dai ragazzi “spalmando il pongo sulle tavolette”. Il film ideale racconta l’avventura di due bambini, che si incontrano sul molo del porto e iniziano un viaggio. Li accompagneranno gli animali che abitano la nave, guidati dal Pellicano, che li porterà alla scoperta della mappa dell’isola del tesoro. I personaggi che incontreranno i due protagonisti, non sono stati stabiliti, ma nascono direttamente dalla fantasia dei bambini. Questi modellando il pongo colorato al tavolo, li fanno muovere e parlare tra loro: “il coccodrillo”, “il cavalluccio marino, che abita nella fabbrica dello zucchero”. Infine, i bambini, uno a destra e l’altro a sinistra del porto di plastilina, fanno incontrare i protagonisti della storia, ripresi dalla telecamera, le riprese vengono montate e nella meraviglia generale, quei pupazzetti costruiti da loro si muovono e raccontano la storia.
 

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