Ferzan Ozpetek, regista di film come Le fate ignoranti, La finestra di fronte e Cuore sacro, racconta il rapporto che lega il suo cinema a Roma, in particolare alla periferia che non è più tale ma non è nemmeno cuore della città, scelta molto spesso come location per i suoi film. In Le fate ignoranti, ad esempio, il palazzo dove abita Michele, interpretato da Stefano Accorsi, e dove si svolge gran parte della storia, è all’Ostiense, quartiere d’adozione del regista di origine turca, terra di mezzo tra centro e periferia e uno dei posti dove avranno luogo alcune proiezioni ed eventi della Festa del Cinema di Roma, come la mostra che si svolgerà alla Centrale Montemartini sulla moda femminile sui set cinematografici del secolo appena trascorso.
“Nei miei film – dice Ozpetek – scelgo spesso l’Ostiense perché è il quartiere dove vivo da trent’anni. Lo conosco bene, ci giro a piedi e questo mi dà modo di osservarlo attentamente. Quando dissi che volevo girare Le fate ignoranti lì, nell’ambiente mi presero per pazzo, invece alla fine credo di aver avuto ragione. Penso ad esempio alla scena in cui Gabriel Garko, che nel film è un malato di Aids, si trova sotto la pioggia in un punto in cui, sullo sfondo, si vede il gazometro. È una scena molto toccante, girata in un luogo dove andavo spesso a passeggio con un mio amico, che mi accompagnava nelle passeggiate con il mio cane. Mi è venuto naturale ambientare lì quella scena”.
Lo sguardo di Ozpetek su Roma, tuttavia, non si ferma alla periferia, ma procede verso il centro, dal ghetto ebraico ai giardini che affacciano sul teatro Marcello de La finestra di fronte. “Anche queste sono zone che conosco bene. Al ghetto, ad esempio, vado spesso a fare la spesa. Il fatto è che Roma mi sorprende sempre, è tutta da scoprire e sono contento di poterci ambientare i miei film. Nei 15 anni in cui ho fatto l’aiuto regista, prima di girare il mio primo film, vedevo che i registi non volevano mai inquadrare il Colosseo o la cupola di San Pietro, dicevano che erano scontati. Per quanto mi riguarda, sono orgoglioso di farli vedere nei miei film, sarebbe come non inquadrare un bel vestito o una bella collana indossati da una donna. Prima di sceglierli come location, però, le strade, le piazze o i monumenti in cui giro devono trasmettermi delle belle emozioni. Ma questo non è difficile in una città come Roma”.
Ozpetek, infine, si dice entusiasta della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 13 al 21 ottobre. “Sono contento, ci voleva una manifestazione così importante nella città del cinema, e il fatto di coinvolgere anche zone periferiche è ottimo per far si che tutti i cittadini ne usufruiscano. Sono sicuro che sarà un evento che darà molto alla città, dal centro alla periferia”.