Medici Senza Frontiere (MSF)porta il dramma della migrazione dal Mediterraneo al red carpet della Festa del Cinema di Roma. Alle 18.30 di venerdì 23 ottobre, prima della proiezione del film Alaska, la sfilata di artisti è stata bruscamente interrotta: riflettori spenti, immagini di naufragi proiettate sull’Auditorium, i suoni drammatici di un salvataggio in mare, mentre 50 volontari di MSF con addosso un giubbotto di salvataggio hanno riempito il red carpet, per ribadire la necessità di fermare questa tragedia e garantire alle persone in fuga un passaggio sicuro verso l’Europa.
“È un film che non vogliamo più vedere” spiega Loris De Filippi, presidente di MSF, che quest’estate si è imbarcato su una delle navi di MSF impegnate in attività di ricerca e soccorso in mare. “Migliaia di persone disperate, in fuga da guerre e povertà, sono costrette a rischiare la vita per raggiungere un luogo sicuro sul continente europeo. Questi giubbotti sono il simbolo di una tragedia che si consuma ogni giorno sotto i nostri occhi, in mare come sulla terraferma. Chiediamo all’Europa di fermarla subito, creando per chi fugge alternative legali e sicure e condizioni di accoglienza dignitose.”
Nel 2015, almeno 615.000 persone hanno attraversato il Mediterraneo per cercare rifugio in Europa, rischiando la vita su imbarcazioni di fortuna. A migliaia tentano ogni giorno le vie di terra,sfidando ogni barriera in condizioni inaccettabili. MSF li assiste in mare, in Italia, in Grecia, lungo le rotte dei Balcani, fino ai paesi da cui sono costretti a fuggire. E oggi rilancia con forza la propria richiesta ai leader europei: aprire vie legali e sicure per tutte le persone in fuga verso l’Europa e porre fine alle politiche indifendibili che stanno trasformando un prevedibile afflusso in una vera tragedia umana.
L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione della Fondazione Cinema per Roma.
Si twitta #SafePassage @MSF_Italia – Approfondimenti su www.msf.it/migrazione