L’Orchestra di Piazza Vittorio a Parigi

L’Orchestra di Piazza Vittorio a Parigi

La Cinémathèque Française aprirà le sue sale domani, martedì 5 giugno, per una serata speciale dedicata alla collaborazione con la Fondazione Cinemaper Roma, che avrà il suo primo momento ufficiale durante la seconda edizione della Festa internazionale del Cinema di Roma (18 – 27 Ottobre).

Ospite d’onore della serata, con l’inimitabile sound della Roma di oggi, città multietnica, mediterranea, vitale nei suoi fermenti culturali, sarà L’Orchestra di Piazza Vittorio, che presenterà per la prima volta in Francia l’omonimo film di Agostino Ferrente e proporrà un’esibizione dal vivo della band, dopo il grande successo dei Festival di Locarno (serata  di chiusura in Piazza Grande lo scorso agosto), Tokyo e Tribeca (per New York è stata un’autentica scoperta nelle scorse settimane).

Alla serata, prodotta insieme alla Fondazione Musica per Roma che gestisce l’Auditorium Parco della Musica ideato da Renzo Piano, saranno presenti il Sindaco di Roma, Walter Veltroni , l’amministratore delegato di Musica per Roma, Carlo Fuortes : nell’occasione verranno illustrati i programmi di collaborazione tra la Festa del Cinema e la Cinémathèque Française, le iniziative della Fondazione e un nuovo progetto artistico che vedrà insieme l’Orchestra e la Festa del Cinema.

Film-testimonianza sulla genesi dell’omonima formazione, L’orchestra di Piazza Vittorio mescola musica, incontri, solidarietà e commedia umana. Nato per iniziativa di Mario Tronco, compositore di musiche per film, nonché pianista della Piccola Orchestra Avion Travel e del collettivo Apollo 11, il complesso musicale affonda le sue radici in un quartiere popolare di Roma dove gli italiani sono «una minoranza etnica». Girato nell’arco di cinque anni, dalla nascita dell’orchestra fino ai suoi recenti successi, il film di Agostino Ferrente riunisce trenta musicisti, tra suonatori di strada e professionisti, provenienti da quindici paesi diversi e in qualche caso clandestini, cinque cameraman, quattro montatori e tre tecnici del suono. Il film mostra e fa da specchio all’Italia di oggi, caratterizzata da una realtà sociologica e culturale molto varia. Ad emergere è dunque uno straordinario mix fatto di suoni, armonia e storie di vita.

 

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