Successo di pubblico per l’inaugurazione di “Mario Soldati, un autore del suo tempo” che comprende una serie di eventi organizzati dalla Casa delle Letterature per il centenario della nascita del regista, che si è aperto oggi con “Andrea Camilleri racconta Mario Soldati”.
L’incontro si è tenuto nell’Auditorium dell’Ara Pacis ai piedi nella teca progettata da Richard Meier. Introdotto da Andrea Camilleri, e commentato da Carlo Petrini presidente dell’internazionale Slow Food. Quest’ultimo ha parlato del regista come di “un artista calligrafico che amava la bellezza e soprattutto la letteratura”. La letteratura ed in particolare la figura del letterato avevano sempre affascinato Mario Soldati. Ispirato dagli scritti di Cesare Pavese, il documentario proiettato, ripercorre i luoghi che ne hanno costruito la cultura, e che abitano le sue poesie. Un ritratto attento delle campagne piemontesi, a tratti esilarante, come il battibecco alla fiera del bestiame sulla marcatura delle mucche. Con questo lavoro Soldati si sofferma sulla tradizione dei luoghi che racconta e in particolar modo sulla cucina. Il vino, il bestiame, il parroco e il politico di provincia sono i protagonisti. La poesia di Pavese diventa il canovaccio da seguire e ripercorrere con la telecamera, ricostruendo in video i versi del poeta.