Nacido y criado. Nuova puntata nello sviluppo di uno dei temi più ripetuti nei film della competizione di Cinema 2006: le traumatiche relazioni tra padri e figli, tema già esplorato in film come Fu Zi – After This Our Exile, L´aria salata o Le voyage en Armenie. Il giovane regista argentino Pablo Trapero, classe 1971, ha presentato oggi il suo quarto lungometraggio Nacido y criado – Born and Bred, appunto, nella competizione della Festa del Cinema. All´incontro con la stampa erano anche presenti gli attori Federico Esquerro e Martina Gusman e le produttrici Rocio Freire-Bernat e Rosanna Seregni, per la produzione italiana. Girato tra Buenos Aires e la Patagonia, il film racconta la storia di Santiago che, dopo una tragedia familiare, fugge in Patagonia. Questo viaggio costituisce l´elemento centrale del film, come Trapero l´ha definito “è un viaggio verso il nulla. E´ da qui che nasce il significato del titolo del film. Nacido y criado vuol dire che ognuno appartiene a un posto, là dov´è nato e cresciuto. Invece, il 90 per cento delle persone che abitano in questa zona nel Sud dell´Argentina non sono del posto, ma vengono da altre regioni. Cercano di dimenticare la loro vita precedente, come il protagonista Santiago. Secondo me, è molto chiaro in un dialogo del film, quando uno dei protagonisti chiede a Santiago, appena lo conosce: ´¿Vos a quién cagaste?´, che vuol dire ´Da chi scappi?´”
Nel film, Santiago fugge lasciando la figlia indietro. In questo senso, Trapero ha detto “questo rapporto è un tema veramente universale: tutti siamo figli di qualcuno e tutti, o quasi, saremo genitori di qualcuno.”
Dopo aver presentato i suoi film precedenti a festival come Cannes e Venezia, Trapero ha deciso di presentare Nacido y criado alla Festa di Roma. La produttrice Seregni ha detto: “E’ stata una scelta presa tutti insieme, una nostra scommessa su questa festa.”