Un film mitologico, un western, un noir: la Casa del Cinema e Fondazione Cinema per Roma|CityFest propongono – per la Festa del Natale di Roma – un programma speciale, un percorso a tappe sul fiume della storia, con tre film che saranno proiettati sabato 21 aprile alla Casa del Cinema: Romolo e Remo di Sergio Corbucci (1961) alle ore 16, Winchester ’73 di Anthony Mann (1950) alle ore 18 e Onora il padre e la madre di Sidney Lumet (2007) alle ore 20.
Cosa hanno a che fare questi tre film con la millenaria ricorrenza della nascita della città eterna?
“C’entra – dice Mario Sesti che ha ideato per Fondazione Cinema il programma speciale – perché tutti e tre i film affrontano e raccontano la storia più antica che c’è: quella di un conflitto insanabile tra fratelli, la stessa che si trova all’inizio della Bibbia, e che il cinema, che ha delle capacità rabdomantiche per intercettare storie e idee che affondano negli abissi della nostra presenza nel mondo, ha declinato con la ricchezza e la versatilità che da sempre sono la sua forza”.
“C’entra – dice Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema che ha ideato con Sesti il programma – perché il film di Corbucci con cui apriremo la giornata, colorita e fantastica rivisitazione del mito fondativo, porta la firma di Sergio Leone come sceneggiatore, proprio nell’anno del suo debutto come regista. C’entra perché il film di Anthony Mann ha le cadenze del mito e dell’epopea trasferita nel Nuovo Mondo. E perché infine il capolavoro di Sidney Lumet riporta il mito alla sua dolorosa quotidianità con una forza evocativa che lo rende sempre attuale”.
Romolo e Remo è un “peplum”, roboante e scattante, tipico di un genere nato nel grande mix di avventura, cultura e box office del cinema italiano del dopoguerra, diretto da uno dei più grandi filmaker dell’italian style; Winchester ’73 con James Stewart, che ha una narrazione circolare e quasi irreale come un mito, aprì una stagione completamente nuova nell’epopea del western, dominata dalla nevrosi e dal crepuscolo; Onora il padre e la madre è l’ultimo film di una delle personalità di maggior rilievo del cinema americano dagli anni ’60 e dietro un legame fraterno manipolatore e sinistro tratteggia una ricognizione tossica dell’idea stessa di famiglia, imbevuta nell’angoscia e nel panico tipici di tutti i buoni noir. Gli spettatori che attraverseranno insieme il passaggio di questi film, saranno compagni di una escursione d’eccezione  in un’area di alta densità dell’immaginario di tutti i tempi.

Share.

Comments are closed.