La platea della Sala Santa Cecilia, gremita di giornalisti, esplode in un applauso. E’ entrata Nicole Kidman. Vestita con una gonna a vita alta di seta nera e un top bianco, sempre di seta, si siede ed inforca un paio di occhiali di strass in perfetto stile anni Sessanta. La conferenza stampa di presentazione di Fur: An imaginary portrait of Diane Arbus inizia con numerose domande sul rapporto fra la Kidman e la fotografa Arbus: “Ho letto la sceneggiatura, ho visto delle foto della Arbus, fra l’altro amo collezionare foto in bianco e nero, ne possiedo molte di Man Ray, sono rimasta per circa due ore incantata davanti ad una mostra della Arbus al Metropolitan. Per me, che sono stata sempre sotto i flash dei fotografi, è stato molto affascinante vestire i panni della Arbus, ho amato conoscere il suo modo di vedere il mondo. Inoltre abbiamo cercato, io e Steven, di focalizzarci sulla personalità della fotografa che è esplosa solo a 35 anni, da quel momento in poi ha iniziato a vivere ad aprirsi e anche la scena di nudo finale, per la quale Shainberg mi ha pregato giorno e notte per intere settimane, è proprio la metafora di questa rinascita”.
Intervistata sulla Festa su Roma, l’attrice australiana ha così risposto: “ Credo che un piccolo film come il nostro sia fortunato a debuttare in un festival come questo. Mi piace molto l’idea della giuria popolare, il fatto che un festival diventi alla portata del pubblico e non solo degli addetti. Per quanto riguarda Roma la mia storia d’amore con questa città è iniziata quando avevo 17 anni e non è più finita. Ho iniziato a scoprirla come Audrey Hepburn in Vacanze Romane, su una Vespa, uno dei luoghi che preferisco oggi sono le Catacombe”. Le domande continuano sulla vita privata dell’attrice e sul suo rapporto con il neo marito, Keith Urban: “Siamo entrambi artisti ma non lavorerei mai con lui. Mi piace che il mio partner sappia rispettare le mie scelte artistiche e lavorative, sebbene fino al divorzio ho preferito la famiglia. Dal divorzio in poi mi sono molto evoluta professionalmente e ho provato diverse esperienze. Oggi credo molto nella fedeltà artistica ma anche e soprattutto in quella sentimentale e sessuale”.