La Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica ospiterà mercoledì 19 giugno alle ore 20.30 l’anteprima assoluta di Radici – Viaggio alle sorgenti della musica popolare italiana, il nuovo film di Luigi Faccini, da un’idea della sodale artistica e di vita, Marina Piperno. Il film, prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, arriva in Italia con un’uscita in home video – in una speciale edizione con un ricchissimo libretto di testi e apparati iconografici – e inizia subito un viaggio sugli schermi a partire da importanti Festival, per poi approdare in sala in autunno con un calendario di proiezioni evento nelle principali città: Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze e altri centri.
Cuore della nuova opera di Faccini – che segue un film assolutamente unico nel panorama audiovisivo italiano come Diaspora, segnalato nel 2018 dal Nastro d’argento alla Carriera a Faccini dal Sindacato Giornalisti Cinematografici – è uno dei momenti più straordinari della storia della musica avvenuti in Italia. Protagonisti un grande americano e un grande italiano.
1954. Due giganti della ricerca musicale, Alan Lomax – che con le sue registrazioni sul campo ha salvato e dato al mondo la possibilità di conoscere il blues dei figli degli schiavi afroamericani, e scoprire nomi come Leadbelly, Son House, Jelly Roll Morton, Muddy Waters… – e Diego Carpitella – principe degli etnomusicologi italiani – partono per un viaggio in Italia a caccia di canti popolari. Dalla Sicilia al Friuli, passando per la Calabria, la Lucania, il Salento, Liguria, Toscana, i due compagni muniti di registratore, un pullmino Volkswagen e uno spirito da veri pionieri, danno vita alla raccolta fondamentale della musica popolare italiana, della conoscenza del nostro folklore. Nastri da cui verranno dischi, da cui chi vuole sapere qual è la nostra vera identità non può prescindere.
65 anni dopo il regista Luigi Faccini, munito del supporto prezioso delle immagini del grande Archivio Luce, e di fidati compagni di viaggio tra cui un protagonista della musica popolare come Ambrogio Sparagna, e Walter Brunetto, i Tenores di Neoneli, La Squadra del trallallero e altri magnifici artisti, parte sulle tracce di quel mitico viaggio, alla riscoperta delle radici della musica italiana. Scoprendo quanto sia viva la sua presenza, la sua resistenza e capacità di evolversi, e quanto – come Lomax aveva intuito – la musica della nostra terra sia la più varia del Mediterraneo, e sia magicamente connessa all’energia del blues, dei worksongs, i canti di lavoro, a una corrente sotterranea che lega Mediterraneo, Africa, America, terre nordiche… Fondamentali, in questa ricostruzione, sono stati i documenti cartacei, fotografici e sonori, messi a disposizione dall’Accademia di Santa Cecilia, e il video del 1991, inedito, rintracciato negli archivi dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, nel quale Alan Lomax, a Roma, celebrò la collaborazione con Diego Carpitella, deceduto l’anno prima, e la loro amicizia mai interrotta. Si parla molto in questi tempi di identità nazionale, di popoli. Chi vuole capire da dove vengano gli italiani, la loro voce profonda, la nostra vera cultura, può trovare risposta, e soprattutto un invito al viaggio, nello straordinario on the road di Lomax e Carpitella, e nell’affettuoso appassionato inseguimento di questo film. Dopo l’anteprima romana, Radici parteciperà a importanti kermesse cinematografiche e musicali, come l’apertura del Sardinia Film Festival, la Festa di Cinema del reale di Specchia, e lo storico Folkest – International Folk Festival di Spilimbergo. In autunno il film arriverà nelle sale.
L’anteprima di Radici – Viaggio alle sorgenti della musica popolare italiana, all’Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, mercoledì 19 giugno alle 20.30, sarà presentata dal regista Luigi Faccini, dal Presidente di Istituto Luce-Cinecittà Roberto Cicutto, e da Ambrogio Sparagna. L’evento organizzato da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Accademia di Santa Cecilia e con il supporto di Fondazione Cinema per Roma | CityFest e Fondazione Musica per Roma.
COME PARTECIPARE
Ingresso: 5€. La biglietteria dell’Auditorium Parco della Musica è aperta tutti i giorni dalle ore 11 alle 20. Dopo le ore 20 per la vendita dei soli concerti serali e chiude mezz’ora dopo l’inizio dell’ultimo evento in programmazione. Acquista il biglietto online
RADICI – Viaggio alle sorgenti della musica popolare italiana
Un film di Luigi M. Faccini – da un’idea di Marina Piperno
Una produzione e una distribuzione Istituto Luce Cinecittà. Si ringraziano per la preziosa collaborazione: Accademia di Santa Cecilia e Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia. Montaggio Angelo Musciagna fonico di presa diretta Stefano Civitenga Montaggio del suono Marco Furlani Mix Roberto Cappannelli Color correction Pasquale Cuzzupoli grafica Luigi Cammuca e Micaela Della Siria riprese Luigi Verzelli, Giovanni Zoppeddu, Saul Carassale
con Ambrogio Sparagna, Anna Rita Colaianni, Francesca Trenta, Caterina Pontrandolfo, Orlando Mascia, Tenores di Neoneli, Antonio Gramsci Jr., La Squadra, Mauro Manicardi, Corrado Perazzo, Alessio Ambrosi, Walter Brunetto, Egildo Simeone, Annalisa Bini, Alan Lomax
LUIGI FACCINI. Si è avvicinato al cinema scrivendo per Filmcritica e Nuovi Argomenti.Tra i fondatori di Cinema&Film applica semiologia e strutturalismo nello studio del linguaggio cinematografico. La sua prima regia nella fiction è con Il libro bianco (1969), mediometraggio tv sul “caso Sinjavskij – Daniel”. Il suo primo lungometraggio è Niente meno di più (1970), per gli “Sperimentali” della Rai. La Filmcoop, che ha concorso a fondare per garantire la libertà creativa dei soci e del movimento cooperativo culturale, produce Garofano rosso (1975), ispirato liberamente al romanzo di Elio Vittorini, con Miguel Bosé all’esordio da protagonista e la rentrée di Elsa Martinelli. Da allora nel suo curriculum più di cento titoli, tra film, doc (brevi, lunghi e lunghissimi), fotografia, romanzi e saggi, laboratori didattici e creativi (nella marginalità delle periferie, ospedali psichiatrici e carceri), eventi culturali, performance e reading. Tra i film spiccano i lungometraggi fiction: Nella città perduta di Sarzana (1980), Inganni (1985), Donna d’ombra (1988), Notte di stelle (1991), Giamaica (1998); i romanzi: La baia della torre che vola (1997), Il castello dei due mari (2000), Un poliziotto perbene (2002), L’uomo che nacque morendo (2004); il cinema digitale: Storia di una donna amata e di un assassino gentile(2009), Rudolf Jacobs, l’uomo che nacque morendo (2010), C’è oro in Toscana (2014), Diaspora, ogni fine è un inizio (2017), Senza titolo (2018) Radici (2019)
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