L’ANTI-SCIENZA – IL CASO ILARIA CAPUA
di Stefano Pistolini, Massimo Salvucci, Italia, 2018, 54’
Il rapporto degli italiani con la Scienza è di diffidenza. Basti pensare ai vaccini. Ma il caso di Ilaria Capua, virologa di fama internazionale travolta da un falso scandalo mediatico che l’ha bollata come trafficante di virus, è esemplare. Ora Ilaria ricostruisce la vicenda e ne elabora gli insegnamenti. E un gruppo di autorevoli testimoni analizzano un sentimento collettivo: in Italia è più facile fidarsi di una fake news che di uno scienziato?
AS TIME GOES BY – L’UOMO CHE DISEGNAVA SOGNI
di Simone Aleandri, Italia, 2018, 75’
Silvano Campeggi, in arte Nano, è stato l’ultimo grande illustratore del cinema. I suoi manifesti – da Via col Vento a West Side Story, passando per Casablanca e Ben Hur – hanno fatto sognare generazioni di spettatori prima ancora di entrare in sala. Artista prolifico ha attraversato il Novecento con la matita in mano, lavorando ogni giorno fino a novantacinque anni. Questo documentario è un viaggio nella sua vita e nell’immaginario del ventesimo secolo.
GIOSETTA FIORONI – POP SENTIMENTALE
di Gabriele Raimondi, Italia, 2018, 55’
Giosetta Fioroni è l’ultima esponente della scuola di Piazza del Popolo, l’unica donna del gruppo che è stato la risposta italiana alla Pop Art. Il documentario ripercorre la sua vita d’artista. Attraverso i ricordi della Fioroni riviviamo una stagione dell’arte e della cultura italiana. Giosetta racconta di Mario Schifano, di Federico Fellini e di Marcel Duchamp. Su tutti il ricordo dell’amore per il compagno, lo scrittore Goffredo Parise, con cui ha attraversato con leggerezza e lucidità i conflitti sociali e ideologici di quegli anni.
THE KING OF PAPARAZZI RINO BARILLARI
di Giancarlo Scarchilli, Massimo Spano, Italia, 2018, 75’
Rino Barillari è il più famoso paparazzo del mondo ancora in attività. Lo stesso Federico Fellini (che aveva “inventato” i paparazzi col suo memorabile film-affresco La Dolce Vita) lo aveva definito “The King of Paparazzi”. Attraverso i suoi scatti, aveva fissato più di mezzo secolo di accadimenti legati al costume, raccontando con inconsapevole lucidità la nostra storia attraverso foto, spesso inedite, caratterizzate da un forte impatto visivo ed evocativo.
LINFA
di Carlotta Cerquetti, Italia, 2018, 52’
Un documentario musicale sulla scena underground femminile di Roma Est, sulla passione per l’arte e la musica, sulla libertà di essere ciò che vogliamo al di là dei ruoli stereotipati e sulla scelta di seguire i propri talenti e desideri – che danno linfa alla nostra esistenza – nonostante i sacrifici che questo può comportare. Una storia di libertà e di resistenza artistica, ambientata nei quartieri di Roma dove si è combattuta la Resistenza.
MUSE E DEI
di Gianfrancesco Lazotti, Italia, 2018, 78’
Catherine è sicura che Risi nascondesse un mistero, Ornella che non fosse affatto cinico, come si dice, Fanny dice che Scola la sapeva ascoltare, Stefania invece confessa che Scola è ancora il suo confidente immaginario, Caterina afferma che quando Antonioni ti guardava avevi la sensazione di essere unica… Poi ancora Alessandra, Isabella, Giovanna, Paola, Monica, ognuna con qualcosa di personale da dichiarare sul loro maestro.
LA STORIA QUASI VERA DI STEFANO BENNI – LE AVVENTURE DEL LUPO
di Enza Negroni, Italia, 2018, 70’
In un documentario biografico Stefano Benni si svela attraverso un viaggio nei suoi luoghi dell’anima, insieme ad amici, scrittori e musicisti, tra cui Daniel Pennac, Alessandro Baricco e Angela Finocchiaro. Un incontro molto ravvicinato dal quale emerge una sua visione del mondo, la sua particolare scrittura e poliedrica personalità. E, non ultima, la ragione del suo soprannome Lupo.
IL MARE DELLA NOSTRA STORIA
di Giovanna Gagliardo, Italia, 2018, 94’
C’è un luogo che guarda l’Italia e che dall’Italia è guardato. Uno sguardo fatto di brame, di scontri, incontri e seduzioni. Uno sguardo che ha significato l’inferno della guerra e l’eden di una nuova piccola patria. Questo luogo è la Libia. Il film, attraverso immagini d’archivio, sequenze d’attualità, testimonianze d’eccezione, ne racconta la storia tumultuosa, e di più: racconta perché e come questa storia riguardi in modo non marginale l’Italia e gli italiani.
TRE QUARTINE E UN ADDIO
di Fariborz Kamkari, Italia, 2018, 65’
Cast: Elettra Falzetti, Manuela Cossu, Fabio Massimo Falzetti, Daniela Belletti
Una famiglia romana è travolta da un lutto inaspettato. Elettra, dodici anni, si aggira tra i suoi famigliari a pezzi, piena di domande. Ognuno degli adulti cerca di farle accettare la morte della nonna proponendo punti di vista razionali, religiosi, pragmatici, senza grande successo. Un ritratto di famiglia oggi a Roma: sette personaggi diversi, alle prese con un’adolescente inquieta. Elettra alla fine riesce a costruire il suo racconto sulla morte. E forse, diventa adulta. 
TRENO DI PAROLE
di Silvio Soldini, Italia, 2018, 58’
Raffaello Baldini, poeta tra i maggiori del secondo ‘900, scriveva nel dialetto di Santarcangelo di Romagna. Canta dello spaesamento, delle nevrosi dell’uomo contemporaneo con sofferta ironia e a tratti con irresistibile comicità. Attraverso le testimonianze, le poesie da lui lette, frammenti dei monologhi, paesaggi romagnoli, questo film rende omaggio a un poeta ancora ingiustamente sconosciuto.
LE VIETNAM SERA LIBRE
di Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli, Italia, 2018, 30’
Nel 1964-65, i registi Lino Del Fra e Cecilia Mangini vissero per tre mesi nel Vietnam del Nord in guerra con gli Stati Uniti per effettuare i sopralluoghi per un documentario. Furono poi rimpatriati insieme a tutti gli stranieri presenti ad Hanoi. Il loro film non fu più girato, ma Cecilia realizzò un reportage fotografico, ancora in buona parte inedito. Quella guerra, quella resistenza, quel popolo in armi rivivono attraverso scatti, scritti e ricordi.
WOMANITY
di Barbara Cupisti, Italia, 2018, 90’
Womanity racconta la “forza positiva” che le donne esercitano nella società: nell’ambito familiare come nelle comunità, nei luoghi di lavoro come nella politica. Una forza e un’azione positiva in grado d’agire nonostante le numerose difficoltà che le donne, ancor oggi, si trovano a dover affrontare, vuoi per motivi religiosi, politici o culturali.

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