Per il secondo anno consecutivo, continua la collaborazione fra la Festa del Cinema di Roma e la Casa Circondariale femminile di Roma Rebibbia con una speciale programmazione a cura di Giulia Merenda. Lunedì 22 ottobre, alle ore 11, nella sala “Melograno” (proiezione riservata alle detenute) e per tutto il pubblico all’Auditorium del MAXXI alle ore 15, si terrà l’anteprima del documentario Prove di libertà. Roma, quelli dell’articolo 21 regia di Carlo Bolzoni e Guglielmo Del Signore. La proiezione sarà preceduta da “Parole in semilibertà”, regia di Francesca Tricarico, con il monologo teatrale di Daniela Savu, ex detenuta, attrice della compagnia “Le donne del muro alto”, e il racconto di una detenuta semilibera di Rebibbia Femminile. Saranno presenti i protagonisti detenuti in permesso speciale accompagnati dall’assessore Daniele Frongia e dalla Garante delle persone prive di libertà di Roma Capitale, Gabriella Stramaccioni, che hanno sostenuto il progetto con il Dipartimento di amministrazione penitenziaria.
PROVE DI LIBERTÀ. ROMA, QUELLI DELL’ARTICOLO 21
di Carlo Bolzoni e Guglielmo Del Signore
Con Francesco, Giuseppe, Andrea, Mhaamed, Dlini Samir, Marco, Massimo, Michele, Sadio, Badara, Musa, Dimitri, Vincenzo, Catalin, Roberto, Daniele, Luca, Kasim, Pietro, Ferdinando, Pier Francesco, Matteo, Orazio,Walter, Paolo Mohamed, Alfonso, Umberto, Giovanni Daniele Frongia, Alessandro Pepe, Claudio Iacobelli, Fabio Maialetti, Rina Spagnoli
Dalle celle ai parchi di Roma, dalla monotonia dell’Istituto penitenziario alla riconnessione con la realtà, dalla rassegnazione alla fiducia. Per molti è la prima esperienza lavorativa della loro vita, per altri un mestiere da giocarsi una volta liberi, per altri ancora un contatto diretto con la natura mai avuto prima. Giuseppe, Vincenzo, Giovanni e tutti gli altri. Questi ragazzi ci hanno raccontato del loro passato, delle loro difficoltà e dei loro sogni. Ma anche di Roma e del suo verde.
Note di regia
Entriamo a Rebibbia a febbraio 2018, la nostra prima esperienza all’interno di un penitenziario. Siamo catapultati in una realtà diversa, spiazzante, estranea. Gli spunti per la trama del documentario nascono dall’osservazione dell’ambiente e dagli incontri con i protagonisti di questa storia, i detenuti che hanno ottenuto il regime di semi-libertà, concesso dall’articolo 21. Con alcuni di loro s’instaura un rapporto confidenziale, ci lasciamo trasportare dalle loro emozioni e decidiamo di dare tanto spazio alle loro parole.
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